Qualunque strada scelga di percorrere non conta: alla fine torno, torno sempre da te, perché mi fai sentire viva, perché mi salvi, perché mi fai sorridere e mi mostri le tue strade infinite, i tuoi umori, la tua poesia, la tua bellezza e non importa se sei calmo o incazzato, riesci sempre a leggermi dentro, a farmi stare più in là, oltre quella linea che mi divide dalla realtà, esattamente li dove voglio stare, sospesa, a fluttuare, come una funambola che senza protezioni e senza paura sfida la gravità e trova, a piccoli passi, cadendo e rialzandosi, sempre più forte, il proprio equilibrio, il proprio modo di vivere e non sopravvivere, col sorriso di chi sa che deve rischiare e a volte anche raschiare il fondo per stare bene, perché la vita, come dicevo tempo fa, deve fare male, altrimenti non la senti, non la senti scorrere sotto i tuoi piedi.