Di Francesca Emilio, Otranto – La costa perde giorno dopo giorno terreno. Questa volta, dopo le falesie di Roca e San Foca, a cedere è stata, ancora una volta, Torre Fiumicelli, situata a ridosso del mare, sul lungo tratto della spiaggia degli Alimini, in provincia di Otranto. Non è la prima volta che Torre Fiumicelli viene flagellata dalle mareggiate e corrosa dal corso del tempo. Questa volta il cedimento è risultato maggiormente grave. E’ stata la Rete Civica per la Tutela del Paesaggio e del Patrimonio Storico-Artistico ed Archeologico a lanciare l’allarme, un allarme che, stando a quanto sottolineato dagli stessi è stato però prontamente ignorato, chiudendo gli occhi su un vero e proprio monumento storico, tra l’altro censito, che è importante non solo per la propria testimonianza, ma anche per essere stato utilizzato come esempio – inoltre tra i più studiati – per quanto concerne i cambiamenti climatici e morfologici. Anno dopo anno sempre più pietre restano adagiate sul tratto di spiaggia usato come transito da turisti e non che passeggiando sulla costa si trovano a dover affrontare ostacoli composti da detriti i quali, con l’alta marea e il mare agitato risultano molto pericolosi da superare. Spesso infatti, chiunque scelga di affrontare quel tratto di spiaggia a piedi, deve camminare in bilico sulle pietre cadute dalla Torre per poter andare oltre e visionare il resto della spiaggia e dunque il paesaggio. Ma la pericolosità non è dettata solo dalla presenza di detriti e dalla possibilità di restare feriti nel superare quella zona: Torre Fiumicelli è un importantissimo monumento storico che rischia di essere inghiottito per sempre dal mare. E’ stata costruita nel 1582, sotto l’incarico di Ferdinando Caracciolo, colui che allora era chiamato a governare la Terra d’Otranto ed era impegnato a contrastare le insidiose e pericolose invasioni dei Turchi: Torre Fiumicelli è dunque il simbolo indiscusso della rinascita di Otranto dopo la liberazione da questi ultimi ed ignorare gli allarmi riguardanti la sua possibile scomparsa cancellerebbe una testimonianza storica che invece andrebbe preservata per i posteri, oltre che per i cittadini presenti i quali dovrebbero essere informati sull’importanza che quella Torre ha avuto nel passato. «Bisogna creare una protezione e un attraversamento sicuro per i turisti che l’attraversano ogni estate, e magari mettere un pannello che ne descriva la storia e poi, finalmente, restaurarla – ha commentato Luigi del Prete attivista della Rete Civica, che ha continuato – faremo una manifestazione e lanceremo una raccolta fondi». Sull’argomento è intervenuto anche Alberto De Marco, bagnino storico di Serra degli Alimini il quale ha dichiarato «Siamo stati fortunati perché la torre poteva crollare in piena estate dopo le mareggiate di agosto mettendo a rischio l’incolumità delle persone. In quel punto tutti attraversano l’arenile, rasente il muro crollato, per andare verso Frassanito e viceversa». Come vi abbiamo già detto, non è la prima volta che Torre Fiumicelli viene flagellata dalle mareggiate, ma non è neanche la prima volta che vengono ignorati gli allarmi, l’ultimo infatti era stato lanciato nel 2016 da Marcello Seclì, a capo di Italia Nostra Sud Salento, il quale aveva sottolineato lo stato di estrema criticità strutturale sia della Torre in questione, sia della torre di Roca Vecchia di Melendugno. Anche nel novembre 2017 il Comune di Otranto aveva segnalato lo stato di pericolo della Torre a diversi enti interessati ricevendo la risposta della Soprintendenza che, esattamente un mese dopo, ha inserito la Torre tra i monumenti a rischio crollo. Di fatto però, dopo queste segnalazioni, nulla si è mosso, solo il mare ha continuato a fare il proprio corso, inghiottendo, giorno dopo giorno, un reperto storico che andrebbe conservato e messo in sicurezza, sia per poter essere visionato dai cittadini per conoscere la storia del territorio su cui passeggiano, sia per permettere a questi ultimi di godere del proprio territorio in assoluta sicurezza.