Lascio andare il tempo,
lascio che suoni come viene,
il ritmo è lento, il ritmo è quello della strada.
Rompo le radici,
le sradico dal pavimento,
è tempo di viaggiare,
tornare a respirare,
prendo un treno e me ne vado al mare,
lasciando a casa il frigo pieno di roba andata a male,
vado, anche se in cielo suona il temporale.
Mi porto dietro solo fogli bianchi e penne cariche d’inchiostro, il vento tra i capelli e il blues che scoppia dentro.