Scardinando il resto, ogni frammento complesso, quello che resta è semplice poesia del vivere: coi drammi esistenziali dell’inquieto non essere e i sorrisi essenziali del quieto essere. Butto via lontano i pensieri astigmatici, quelli che non riesco ancora a vedere chiaramente, chiusi gli occhi, resta chiaro all’animo che arte e pace convivono, coesistono e si mostrano chiari e ordinati, nel loro splendido caos – come quello delle lettere dei graffiti – a chi non usa prede per far abboccare al proprio amo, a chi è semplice e sincero, scardinato dal finto, colorato di vero.

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